Orizzonte con Riduzione di mare, Galleria Monitor, Roma.

Riduzione di mare con Orizzonte, Monitor Gallery, Roma, 2010

In una stanza, una trave di metallo è sospesa tra due pareti e posizionata in modo che la sua superficie superiore si trovi a 157 centimetri sopra il livello del pavimento, esattamente al livello degli occhi dell’artista. Terra proveniente dal rifugio per gli immigrati di Lampedusa copre la superficie della trave formando uno strato di 2 centimetri. La presenza silenziosa di questo lavoro ingombrante, opportunamente intitolato Orizzonte, divide letteralmente lo spazio della galleria in due. Non importa se questa linea di divisione è sopra o sotto: lo spettatore diventa improvvisamente consapevole che questo non è un orizzonte fatto di mare e cielo ma del suo opposto diametrale – cielo e terra. Una promessa, una minaccia, la linea dell’orizzonte si riflette ogni giorno nelle retine di migliaia di immigrati clandestini. Orizzonte attraversa la superficie dell’occhio, appena due centimetri nel volto umano.

Posizionata nella seconda sala, Riduzione di mare è un blocco di sale di 34 kg – la quantità di sale ottenuta a seguito dell’evaporazione di un metro cubo d’acqua di mare. Nell’arco di un periodo di due mesi, sei esecutori leccheranno il blocco di sale a giorni alterni per un’ora, due alla volta per tre giorni alla settimana, durante gli orari di apertura della galleria. Ogni esecutore lecca il blocco con l’intenzione di sovrascrivere un testo in alfabeto Morse, utilizzando quindi movimenti rapidissimi per i punti e più lunghi tratti orizzontali per le linee.

Il testo in Morse proviene da un documento redatto dall’organizzazione olandese United for Intercultural Action (Rete europea contro il nazionalismo, il razzismo, il fascismo e per il sostegno a migranti e rifugiati), che ha pubblicato un elenco dei nomi di 16.136 persone morte mentre cercavano di migrare in Europa. L’elenco include solo i nomi di coloro di cui è stata fatta menzione nei media dal 1 gennaio 1993 al 29 gennaio 2012. Al termine della mostra, Riduzione di mare avrà l’aspetto di un oggetto che ha subito il processo erosivo del movimento e dell’umore umano, segnato sia dal passato che dal futuro.