Le dita delle mani

2020-2022
Das, materiali vari;
dimensioni variabili

Durante il primo lockdown del 2020 non potendo andare in studio ho realizzato in casa in momenti differenti una serie di dieci sculture utilizzando sempre lo stesso quantitativo di materiale, mezzo chilo di Das e lo stesso tempo, un minuto per scultura. Si tratta di forme semplicissime nate dalla necessità di occupare del tempo per dare un senso al momento, ho scelto di realizzarle in un solo minuto per utilizzare un unità di misura temporale basica, riempiendo un minuto in realtà si dava senso a un tempo molto più lungo, il tempo della modellazione era solo una parte del tempo reale della scultura, c’era il tempo precedente quello durante il quale la scultura cresce nella testa e il tempo successivo dell’essiccatura e della contemplazione dell’oggetto. Finito il lockdown e tornato in studio ho portato con me queste dieci sculture e sono rimaste poggiate da qualche parte, ogni tanto le riprendevo e le guardavo, mi sembrava che chiedessero di essere in qualche modo completate, naturalmente non si poteva continuare a modellarle, aggiungere modellato, quel momento era passato, il modellato di cui sono fatte sono già il ritratto di un momento, in studio ho iniziato ad accoppiare ogni scultura con un'altra cosa, qualcosa che già esisteva che avesse già un suo tempo, qualcosa che nel tempo avevo raccolto e conservato in studio, qualcosa che era stato scelto senza un preciso motivo così come erano stati scelti tra tanti proprio quei dieci minuti di lavoro manuale. Si tratta di oggetti di natura diversa, una zolla di terra del posto dove vivo, un nido trovato all’Argentario, un batuffolo di peli della mia barba, due pezzetti di legno presi da una cassetta di vini, una rosa del deserto comprata su Ebay, un corno di bufalo preso a New York, un dito attaccato al suo proprietario, tre vecchi libri, un polsino di una mia camicia e due stampe di Marz e Engels strappate da una vecchia copia de Il Manifesto.

Dopo un anno e mezzo penso siano pronte, ognuna ha una sua completezza molto aperta, penso vadano bene così, il titolo dell’opera è Le dita delle mani. Una delle dieci sculture richiede un intervento performativo, si tratta di una scultura tubolare accoppiata con un dito, il dito può essere di chiunque.