Angolo Scontento (Hommage à la mort di Sigmund Freud)

Angolo Scontento (Hommage à la mort di Sigmund Freud)
Rame, persona nata nel 1939

Una fascia di rame lunga 19 metri, spessa 3 centimetri e alta 70 centimetri è tagliata e montata in modo da formare un angolo. La scultura è sospesa a 70 centimetri dal suolo. Il suo esterno è opaco mentre l’interno è lucidato a specchio.  Qui vi è una sedia su cui è seduto un uomo o una donna di 80 anni nato/a nel 1939, anno della morte di Sigmund Freud, l’uomo che ascoltando la vita degli altri ha cercato di capirne i meccanismi segreti che regolano i nostri stati d’animo.
Quando qualcuno si avvicina alla scultura il performer inizia a parlare dicendo il suo nome, quando è nato e raccontando liberamente della sua vita. L’opera è la concretizzazione della distanza temporale tra un’azione definitiva, la morte di Freud, e l’oggi. L’idea di anniversario di celebrazione di una morte è analizzata attraverso il suo contrario: una vita, quella del performer, che è iniziata quando Freud è morto. La scultura è destinata a cambiare nel tempo perché ad ogni anno che passa l’età del performer ospitato nell’angolo aumenterà, così come aumenta la distanza tra il presente e la morte di Freud. Dopo anni l’opera non potrà più essere abitata.